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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > L'amore tradotto (lost in translation) di S. Coppola   
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Autore L'amore tradotto (lost in translation) di S. Coppola
Superzebe

Reg.: 25 Mag 2002
Messaggi: 3172
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-01-2004 12:45  
Raramente sono stato in disaccordo come con Leonardo adesso. Penso esattamente l'opposto, frase per frase.
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Take off your shoes, hang up your wings
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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 11-01-2004 18:42  
premesso che mi dispiace che siamo in disaccordo
Vorrei capire in che senso.
Cioè ti è piaciuto o no il film? perchè io ne ho parlato bene. (film gradevole, attori bravi, regia con una certa classe) solo non condivido l'eccessivo entusiasmo per questo film. tu invece?
( o forse lo hai scritto prima...vado a vedere )

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Superzebe

Reg.: 25 Mag 2002
Messaggi: 3172
Da: Genova (GE)
Inviato: 11-01-2004 19:13  
quote:
In data 2004-01-11 18:42, Leonardo scrive:
premesso che mi dispiace che siamo in disaccordo
Vorrei capire in che senso.
Cioè ti è piaciuto o no il film? perchè io ne ho parlato bene. (film gradevole, attori bravi, regia con una certa classe) solo non condivido l'eccessivo entusiasmo per questo film. tu invece?
( o forse lo hai scritto prima...vado a vedere )


a me non sembra che tu ne abbia parlato bene...
comunque basta che leggi il primo messaggio del topic.
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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 11-01-2004 19:23  
beh non ne ho parlato benissimo è vero. però le tre frasi che ho detto prima ci sono. Il film mi è piaciuto, soprattutto la prima parte. però devo riconoscere che non mi ha entusiasmato. soprattutto perchè ero andato molto ben disposto ed ero subito rimasto incantato da Scarlett.

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 11-01-2004 22:40  
quote:
In data 2004-01-11 10:39, gongolante scrive:
Io discordo, la "storia" la racconta ma è interiore, non fatta tanto di una sequenza di eventi, ma di una serie di sensazioni, sentimenti.



Si, fin qui siamo d'accordo.

quote:
In data 2004-01-11 10:39, gongolante scrive:
Poi se gli stati d'animo non ti toccano o ti sembrano superficiali, non posso obiettare nulla. Se mi dici che non è originale posso essere anche d'accordo, ma secondo me il come si racconta una cosa è sempre più importante della cosa che si racconta!



Si, non fraintendetemi, il fatto che si stesse parlando di azione interiore, a livello di sentimenti è piuttosto chiaro, ci sono arrivato anch'io. Il punto è che il tutto si risolve, secondo me, in un qualcosa di già visto e scontato, quindi decisamente poco interessante. Ripeto, un film girato bene... ed è altrettanto vero che il modo in cui si racconta un qualcosa è decisamente importante, ma per quanto mi riguarda è anche importante "comunicare" e secondo me, questo film, sottovaluta l'aspetto comunicativo, concentrandosi quasi esclusivamente sul fattore estetico. Mi sbaglierò, ma io l'ho vista in questi termini.
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Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 12-01-2004 00:45  
quote:
In data 2004-01-11 11:30, Leonardo scrive:
Beh, sono abbastanza daccorod con Depproad!

Hai hai hai.

Se gli Americani stanno così osannando questo filmetto e la sua appena discreta regista (raccomandatissima Sofia Coppola, ma come si fa a premiarla al posto di Jackson?????) si vede che stanno proprio messi male. Ed è vero perché quest’anno agli oscar c’è davvero da piangere per la penuria di bei film.
Questo qui se non altro vanta un pizzico di originalità, qualche momento davvero gradevole e due bravi attori (bravi si ma mica nulla di eccezionale. Mi sembrerebbe davvero triste veder premiate queste interpretazioni con gli Oscar!). La parte più riuscita è senza dubbio l’occhio ironico con cui si sbeffeggia la cultura nipponica (è curioso vedere gli americani sfottere i nipponici per la loro iper-tecnologia quando per decenni sono stati loro ad essere presi in giro per questo dai paesi europ...) Per il resto il rapporto tra i due è tanto scontato quanto a tratti banale (la Coppola, regista con una certa classe è vero, anche io ho apprezzato i ritmi pacati, anche se a volte erano noiosi, ma come sceneggiatrice ha molto d imparare) La frase finale sussurrata all’orecchio è un vezzo che lascia il tempo che trova. L’unica cosa che davvero colpisce è il tenero fascino di una bellissima Scarlett che ricorda a tratti Micelle Pfeiffer ( non me ne voglia gbgbgb) e che se ben sfruttata potrà fare una bella carriere.
Non mi facciano ridere quando dicono che la vogliono far correre per non-protagonista quando nel film sembra addirittura più protagonista di Murray!!!!! Ma che imbecilli. Il fatto è che correndo da protagonista non credo meriti la nomination. Embè pazienza. Questa è la vita- così vanno le gare.


Complimenti per avere capito il nulla del film che non sbeffeggia assolutamente i giapponesi. Complimenti ancora, per avere afferato che il film si regge sulle immagini, e la sceneggiatura. possibile che quando viene proprosto un film così esplicitamente raffinato ed originale, senza che si parli di Iran o giù di lì c'è sempre qualcuno (che magari non conosce la filmografia di Murrey, o ancora la scelta del fisico esile della co-protagonista) che spara per farsi passare in prima pagina.

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 12-01-2004 00:46  
per quanto riguarda "discreta regia" la prendo come divertimento.
_________________
la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
_________________

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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 12-01-2004 10:34  
In data 2004-01-12 00:45, gmgregori scrive

font> Complimenti per avere capito il nulla del film che non sbeffeggia assolutamente i giapponesi. Complimenti ancora, per avere afferato che il film si regge sulle immagini, e la sceneggiatura. possibile che quando viene proprosto un film così esplicitamente raffinato ed originale, senza che si parli di Iran o giù di lì c'è sempre qualcuno (che magari non conosce la filmografia di Murrey, o ancora la scelta del fisico esile della co-protagonista) che spara per farsi passare in prima pagina.

ti ringrazio per i complimenti che prendo anche io come un divertimento ma sai, io scrivo quello che mi comunica un film e quello che provo non esprimo giudizi sulle altre persone. se a te è piaciuto tantissimo amen. a me così e così. non credo che tu sia il depositario della oggettività riguardo al valore di un film
e tra parentesi sai quanto me ne frega della prima pagina (ammesso che quello che ho scritto potessi ritenerlo così clamoroso da finire in prima pagina)

Comunque non mi pare proprio che il film non ironizzi su alcuni elementi della cultura giapponese, guarda meglio



[ Questo messaggio è stato modificato da: Leonardo il 12-01-2004 alle 10:39 ]

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gbgbgb

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 1888
Da: na (NA)
Inviato: 12-01-2004 13:12  
Dunque dunque.
Partendo dalla premessa che questo è (per me) un bel film. Regia di classe, scceneggiatura originale, attori ben scelti e bravi devo però dire che sto più dalla parte degli scettici che non degli entusiasti.
Non sono molto lontano dal pensarla in maniera simile a chi vede nella bella regia della Coppola un po' più un esercizio di stile che non una regia ispirata.
La scenegiatura, originale per certi versi, non manca di qualche incongruenza e di qualche momento piuttosto scontato. Gli attori, molto bravi, non mi hanno però emozionato nel profondo nel loro male di vivere e se devo dirla tutta non so nemmeno se entreranno nelle mie 5 nomination agli IOMA (ammesso che di questa notizia freghi qualcosa a qualcuno ma era per chiarire un concetto )
Resta però il fatto che è un bel film da vedere e che indubbiamente si eleva di un palmo (come pochissimi film quest'anno) al di sopra della media scadente dei film propinatici dagli USA in questa stagione.

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 12-01-2004 16:30  
Partendo dal presupposto che comunque il film non gode di un evento iniziale, dal quale poi scaturire una successiva dimensione narrativa classica, la cosa che più mi affascina è l'esperienza interlocutoria, che corrisponde perfettamente alla sequenza reale delle immagini che parlano secondo il setting(ambientazione). La comprensione del film è una precisa contemplazione dell'estrema solitudine interiore e della rassegnazione che i due protagonisti vivono in quel frangente. L'oggetto dei loro discorsi è tuttaltro che mirato.
Il processo di messa in comune di due persone snaturate dal loro contesto naturale, rende la sceneggiatura schietta e poco cavillosa, perfettamente in linea con lo scopo che la regista si propone.
Il film non parla di un problematizzatore, nè di un problematizzato, ma utilizza gli scambi conversazionali per costruire l'attività narrativa. Il rapporto tra i due si decide col passare delle immagini, inclusi gli aspetti paralinguistici dei giapponesi che rendono esilaranti certe scene.
La Coppola ha saputo costruire, come da tempo non accadeva, un linguaggio narrativo fatto di movimenti e sguardi intensi. Questo voglio dire. Non c'è nessuna messa in dicussione. Le cose accadono ed il finale è tuttaltro che banale!

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 12-01-2004 16:34  
quote:
In data 2004-01-12 10:34, Leonardo scrive:
In data 2004-01-12 00:45, gmgregori scrive

font> Complimenti per avere capito il nulla del film che non sbeffeggia assolutamente i giapponesi. Complimenti ancora, per avere afferato che il film si regge sulle immagini, e la sceneggiatura. possibile che quando viene proprosto un film così esplicitamente raffinato ed originale, senza che si parli di Iran o giù di lì c'è sempre qualcuno (che magari non conosce la filmografia di Murrey, o ancora la scelta del fisico esile della co-protagonista) che spara per farsi passare in prima pagina.

ti ringrazio per i complimenti che prendo anche io come un divertimento ma sai, io scrivo quello che mi comunica un film e quello che provo non esprimo giudizi sulle altre persone. se a te è piaciuto tantissimo amen. a me così e così. non credo che tu sia il depositario della oggettività riguardo al valore di un film
e tra parentesi sai quanto me ne frega della prima pagina (ammesso che quello che ho scritto potessi ritenerlo così clamoroso da finire in prima pagina)

Comunque non mi pare proprio che il film non ironizzi su alcuni elementi della cultura giapponese, guarda meglio



[ Questo messaggio è stato modificato da: Leonardo il 12-01-2004 alle 10:39 ]

infatti io ti ho quotato perchè non sei in linea con ciò che penso, non perchè credo all'oggettività dell'interpretazione.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 12-01-2004 16:37  
quote:
In data 2004-01-12 16:34, gmgregori scrive:
quote:
In data 2004-01-12 10:34, Leonardo scrive:
In data 2004-01-12 00:45, gmgregori scrive

font> Complimenti per avere capito il nulla del film che non sbeffeggia assolutamente i giapponesi. Complimenti ancora, per avere afferato che il film si regge sulle immagini, e la sceneggiatura. possibile che quando viene proprosto un film così esplicitamente raffinato ed originale, senza che si parli di Iran o giù di lì c'è sempre qualcuno (che magari non conosce la filmografia di Murrey, o ancora la scelta del fisico esile della co-protagonista) che spara per farsi passare in prima pagina.

ti ringrazio per i complimenti che prendo anche io come un divertimento ma sai, io scrivo quello che mi comunica un film e quello che provo non esprimo giudizi sulle altre persone. se a te è piaciuto tantissimo amen. a me così e così. non credo che tu sia il depositario della oggettività riguardo al valore di un film
e tra parentesi sai quanto me ne frega della prima pagina (ammesso che quello che ho scritto potessi ritenerlo così clamoroso da finire in prima pagina)

Comunque non mi pare proprio che il film non ironizzi su alcuni elementi della cultura giapponese, guarda meglio



[ Questo messaggio è stato modificato da: Leonardo il 12-01-2004 alle 10:39 ]

infatti io ti ho quotato perchè non sei in linea con ciò che penso, non perchè credo all'oggettività dell'interpretazione.




Ah, ok

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LucaGould

Reg.: 15 Gen 2004
Messaggi: 17
Da: Piacenza (PC)
Inviato: 15-01-2004 09:17  
Scusate se riapro il discorso, ma premesso che io sono dalla parte degli entusiastici, che concordo nel ritenere lost in translation un film d'atmosfera e di perdonargli perciò molto di ciò che gli viene criticato, a partire dalla presunta lentezza, ma come si fa a non ritenerlo almeno sarcastico verso i giapponesi?
Per me quello è l'unico difetto del film, il calcare troppo la mano su un Giappone da parodia che non esiste proprio.
Io sono stato 2 volte in Giappone e forse per questo ho apprezzatto tantissimo il senso di spaesamento dei due protagonisti, che è assolutamente reale e verosimile. Ma quasi ogni volta che appare un giapponese in scena il livello scende un pochino.
Niente di insopportabile cmq, e il film rimane uno dei miei preferiti dell'anno passato.

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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 25-01-2004 19:29  
lost in translation: la storia di due pesci fuor d'acqua in terra straniera.
è appunto il disagio che essa trasmette, il "taglia fuori" di un modo di fare al di la degli schemi, ma anche il desiderio di comunicare e di sfogare delusioni e perplessità a far incontrare un uomo e una donna tanto diversi.
come binari che solo per un attimo si incrociano e incastrano perfettamente per l'esigenza di un cambio, così bob e charlotte si incontrano e condividono pochi intensi giorni;
poi le vite delle due anime spaesate, dopo aver rubato una scheggia di tempo alla mondanità, riprendono il loro regolare flusso e il destino ricomincia a procedere come prima, seguendo tracciati distanti e paralleli.

il film inizia in modo tale da farci indossare i panni di murray e della johansson: siamo sconcertati quando le luci della città ci assalgono, siamo stralunati quando una marea di parole rese incomprensibili dalla mancanza di sottotitoli ci inghiotte.
sono proprio queste prime battute che rivelano un esordio da parte di sofia coppola che io ho percepito come volutamente esasperante nella sua inconsistenza: un esordio fatto di luoghi comuni, gag esileranti ma estremamente forzate, inserimento di personaggi caricaturali e inadeguati.
in seguito però l'opera guidata dalla regista imbocca un'altra strada, impervia, sì, ma molto affascinante, procedendo di fronte a noi in un modo più intimo, sfuggevole.
le sequenze povere di dialoghi sono giocoforza basate sulle accurate immagini proposteci dall'autrice: tempi lunghi, inquadrature statiche, campi medi e colori caldi per gli interni raccontati quasi esclusivamente nell'albergo/prigione tedioso e noioso; inquadrature dinamice, ravvicinate, mdp in spalla e colori forti per riprendere gli esterni svolti nelle strade circondate da tentacoli di luci abbaglianti e nei locali "straripanti" della sconosciuta tokyo.
il tutto condito con della musica all'altezza: dalle note vellutate blues del bar dell'hotel, ai muri sonori invalicabili dei "my bloody valentine" (incredibile!) accostati alle fotografie della metropoli.

eleganza quindi, ma anche minimalismo e delicatezza riflessi in questa opera della giovane sofia coppola.
newyorkese.
solo all'anagrafe.
_________________
... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità

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Goose76

Reg.: 16 Ago 2003
Messaggi: 224
Da: treviglio (BG)
Inviato: 25-01-2004 19:59  
Sono davvero sorpreso che qst film stia ricevendo premi in America , si sono forse svegliati dal lungo torpore che annebbia le loro menti da anni ?? Speriamo in un altro Oscar per la (straordinaria)famiglia Coppola.

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